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giovedì 15 novembre 2007

Refrattarietà

Il 31 ottobre sera mi sono ubriacato,
alla festa del Plebbeo.
Il 1 novembre ho passato una giornata del kazzo,
in bilico tra la voglia di scomparire e il desiderio di esistere.

Ciò mi ha dato la possibilità di riflettere
sul significato del benessere,
condizione di default della vita
(nella maggior parte dei casi).

Refrattarietà:
condizione di rifiuto a sostanze, idee, emozioni.
Esempi tipici;
- il vino (fase post-sbornia rovinosa)
- il cibo (fase digestiva)
- il sesso (fase post-eiaculatoria)

La fase post-orgasmica:
quella in cui ogni essere di sesso maschile
smette di essere succube
e si eleva al rango di individuo.

3 commenti:

Gneo Pompeo ha detto...

e vogliamo parlare dell'estrema sincerità di questi momenti?
Io ho passato giornate intere di fronte a Mestesso, nella vera dimensione del mio ego, post-serate alcooliche terrificanti a cantare a squarciagola accompagnandomi al piano in un locale per metà riempito di sconosciuti che spesso nel finale insultavo e prendevo a male parole.

Ah sentirsi piccoli così, poche ore dopo essersi sentiti GRANDI COSI, la totale vulnerabilità che segue i deliri di onnipotenza e invulnerabilità.
Le montagne russe dell'ego, le adoro.
Solo i più coraggiosi hanno il coraggio di guardare in quel gorgo, e scoprire che non sei ne l'uno ne l'altro.Sei niente, e niente riarrai. Che meraviglia.

Anonimo ha detto...

Ragazi splendide notizie a marzo a roccasecca ci sarà l'adsl! i 7 mega! cliccate sul nome mio per saperne di + o andata sul forum dell'alveare!

Anonimo ha detto...

Dato che il post è abbastanza vecchio non credo che nessuno leggerà il mio commento...meglio così! dico quello che mi pare!
non mi sono mai ubriacata...ma ho "brillato" qualche volta!
la prima fu in lituania un paio di anni fa...ragazzi dopo 3 o 4 bicchieri di aranciata con vodka?alcool puro, gentlmente offerto dalla ditta liudas-igor ero così contenta!!!!e per dimostrare a tutti che non ero ubriaca oltre a stare in equilibrio su una gamba sola mi facevo domandare tutte le capitali!ahah! salvo poi tornare a casa e piangere per la mia assoluta solitudine...
poi il 23 dicembre di quest'anno, dopo un angelo azzurro a stomaco vuoto... ero così felice! ridevo di tutto e tutti! ho anche litigato con una mia amica!
e poi a capodanno ci ho persino provato col mio migliore amico!
non riesco a capire solo perchè dopo debba essere così depressa!
insomma la tentazione di bersi un'altra volta un angelo azzurro a stoamco vuoto è frte! ma chi ha la soluzione per non cadere nella tristezza? nel, come dice filippo, nostro nulla?